Dopo un anno, siamo tornati in Trentino Alto Adige per uno scopo ben preciso: fare esperienze e percorsi per tutti ed invogliare i bambini ad amare le dolomiti come stiamo iniziando a fare anche noi adulti. Da qui il titolo dei nostro diario di viaggio, Dolomiti per Bambini. Al contrario di un anno fa ci che siamo limitati alla Val di Rabbi, Val di Fiemme e Fassa, questa volta ci siamo spinti fin quasi al confine con l’Austria ma non per fare la classica ciclabile di Lienz ma per visitare un regno molto particolare. Iniziamo insieme il viaggio!
Tappa 1 – Cermislandia
Come prima tappa, questa volta iniziamo Cavalese e Cermislandia, il parco giochi in quota raggiungibile dagli impianti di risalita di Cavalese. Come lo scorso anno, non ci ha deluso assolutamente, quale modo migliore per iniziare questa eplorazione delle Dolomiti per bambini? Per fortuna, quest’anno abbiamo trovato una bellissima giornata che ha permesso ai bimbi di giocare in acqua a pescare rane tutta la mattina, senza prendere freddo ne niente. Non sono stati attirati dal parco avventura, peccato perché secondo me è bellissimo! Lo faremo la prossima volta!
In camper: Area sosta ai piedi degli impianti di risalita, 150 posti di cui alcuni senza corrente. Carico e scarico, costo 18 euro al giorno da pagare alle ragazze che passano a chiedere il pagamento.
Altre informazioni: https://famigliabordo.it/alpi-cermis/
Tappa 2 – Giro d’ali
Dopo pranzo, riprendiamo la strada un po’ sconfortati dai racconti degli altri camperisti, che ci hanno raccontato i km di coda per andare proprio dove volevamo andare noi. Ci siamo detti con Giulio che valeva la pena provare, alle brutte cambiavamo i programmi ( mi ero segnata un bel po’ di cose, avremo trovato sicuramente una alternativa e poi è molto facile trovare alòternative, qui quasi tutto sono dolomiti per bambini). Così, ci prepariamo alla partenza e ci dirigiamo in località Bellamonte, nel comune di Predazzo, ai piedi degli impianti di risalita per gli impianti del Alpe Lusia. Per fortuna, abbiamo trovato agevolmente posto e visto che era presto abbiamo deciso di salire subito in quota. La salita con la cabinovia dura pochi minuti. Se siete fortunati, potete prendere la cabina spaciale chiamata Nidoplano dove ad essere trasparente è solo il pavimento. Ci abbiamo provato ma purtroppo non ci è mai toccata, peccato! Inutile dirvi che il parco è molto bello e adatto a tutti, grandi e piccini! In più, oltre che ai giochi con l’acqua, è possibile fare il percorso del Frainus per conoscere gli uccelli che vivono in motagna e i salti da tre diversi trampolini a tre altezze diverse. Noi non siamo riusciti a distogliere i bambini dai giochi d’acqua con il risultato che non abbiamo fatto nessuna delle due attrazioni a tema Frainus.
In camper: area adibita a sosta nel parcheggio degli impianti, gratis per 48 ore, senza servizi ma silenziosa e comoda per il parco giochi
Altre informazioni: https://famigliabordo.it/giro-dali-in-camper/
Tappa 3 – Il sentiero del Salvan
Essendo già in val di Fiemme, continuamo la nostra vacanza verso la val di Fassa, tappa immancabile nei nostri tour trentini. Come prima cosa ci dirigiamo verso il Camping Vidor nella speranza di trovare posto all’area sosta. La fortuna ci ha assistito, aspettiamo solo 10 minuti ed ecco che si liberano ben tre posti! Noi felici ma i bambini di più, ci sistemiamo subito e già sognamo il giorno seguente ( che dolomiti per bambini sarebbero senza una fermata al Vidor?). Svegli di buona mattina, gatti in spalla (letteralmente, sono stati l’attrazione delle dolomiti in quei giorni) e via, verso gli impianti di risalita del Buffaure. Anche in questo impianto esiste due cabine speciali che celebrano il Salvan ma noi l’abbiamo vista solo al ritorno. Arrivati a monte, davanti a noi si apre il grande prato del Buffaure, con una vista mozzafiato sulle montagne corcostanti e sulla valle. Imbocchiamo subito il sentiero incantato senza perdere tempo, il cielo è un po’ ballerino quel giorno. Il resto della giornata ve lo raccontiamo nell’articolo dedicato.
In camper: area sosta Camping Vidor, costo di 34€ al giorno, tempo massimo di permanenza è di 48h. Possibilità di usufruire di tutti i servizi del campeggio escluso le piscine che si pagano a parte.
Altre informazioni: https://famigliabordo.it/il-regno-del-salvan/
Tappa 4 – Il regno del Gigante Baranci
Usciti dai due giorni di divertimento e relax, per la prima volta decidiamo di andare verso l’Alto Adige per visitare un altro parco in alta quota famoso, il Regno del Gigante Baranci, a San Candido. Per arrivare, visto che era comunque lontano, decidiamo di evitare l’autostrada e seguire le strade più montanare. Eccoci così salire sul passo Fedaia e poi fermarsi perché i freni fumano pericolosamente… Però, la vista che ci troviamo davanti è qualcosa di stupendo. Riusciamo anche, nonostante la paura e la disavventura dei freni, a fermarsi al punto panoramico delle Tre cime di Lavaredo.
Arrivati a San Candido, la confusione era talmente tanta che abbiamo avuto difficoltà a trovare dove dormire. Per fortuna ci siamo sistemanti in un parcheggio poco distante e il giorno seguente siamo riusciti a salire senza aspettare troppo. Attenzione, non perdere i biglietti degli impianti che così avrai il parcheggio gratuito e gli animali costano 6 euro a bestiolina anche se sono dei piccoli gattini che stanno nel loro zainetto…va beh, è stato l’unico impianto dove abbiamo dovuto pagare per loro… Arrivati in quota (siamo saliti con la seggiovia, cosa di cui a me fa faura da morire) ci siamo subito diretti nel regno del Gingante Baranci, un percorso ad anello adatto a tutti, anche alle famiglia con passeggini. Fatto il percorso, ci siamo divertiti conle biglie, con il villaggio degli gnomi, con le impronte giganti e mangiato al rifugio Baranci. Al rientro, siamo scesi a piedi, con le solite domostranze di Filippo, ormai immancabili nelle nostre gite in montagna.
In camper: Parcheggio valle campo di Dentro, a pochi km dagli impianti di risalita per il monte baranci, parcheggio per sosta notturna e diurna, tariffa 10 euro, nessuno servizio
Altre informazioni: https://famigliabordo.it/cosa-fare-in-val-pusteria-il-regno-del-gigante-baranci/
Tappa 5 – Auronzo di Cadore
Inizia la nostra discesa verso la pianura padana visto anche il brutto tempo che si sta avvicinando sempre di più. Decidiamo di andare a Auronzo di Cadore con l’idea di visitarlo e fare qualche passeggiata nei dintorni ma purtroppo il brutto tempo non ci ha permesso di fare nulla (motivo per cui non abbiamo preso minimamente preso in considerazione l’idea di andare alle Tre Cime, il tempo non lo permetteva). Unica nota positiva è stato fare carico e scarico e riuscire a rientrare in camper prima dell’arrivo del temporale.
Passiamo la notte nell’area sosta (noi ovviamente negli stalli in maniera regolare, pagando, i più in libera a fianco dell’area sosta… incomincio a capire perché spesso non siamo ben voluti… va beh) poi al mattino usciamo per fare due passi in esplorazione e rientriamo subito. Inizia a piovere, così ci rimettiamo in marcia e ci dirigiamo verso Belluno
in camper: Area comunale Taiarezze, via Reane 58, località Taiarezze. Su asfalto, con carico e scarico ma senza corrente. Vicino a degli impianti di risalita e al funbob.
Tappa 6 – Belluno
Dopo una settimana passata per valli una più bella dell’altra, avevamo l’esigenza di fare spesa. Visto anche il brutto tempo, passiamo buona parte della giornata in giro per negozi. Poi, una volta smesso di piovere, ci mettiamo nell’area sosta camper e saliamo in centro tramite le scale mobili. Era da tanto tempo che non andavo a Belluno, tanto che non mi ritrovavo più nelle vie! Dopo un bel giretto, rientriamo in camper per cenare e passare una serata tranquilla.
in camper: area camper e parcheggio Limbioi, a pagamento solo nelle ore diurne, dalle 19 gratuita. Con carico e scarico ma senza corrente. Tranquilla la notte nonostante la strada.
Tappa 7 – Diga del Vajont
Una tappa assolutamente improvvisata è stata questa alla Diga del Vajont. Non è proprio parte delle Dolomiti per bambini ma sempre dolomiti sono (Dolomiti Friulane). Davanti a noi avevamo due strade, quella di iniziare già dalla mattina il rientro oppure cercare qualcosa da fare nei dintorni. Ovviamente io Giulio eravamo consapevoli di essere nei pressi della Diga e della tragedia avvenuta, io sono stata da sempre appassionata dei racconti, spettacoli ( vedi, ad esempio, Il racconto del Vajont, di Marco Paolini) e di film (Vajont – La diga del disonore ) e in questa mia passione ho trascinato anche Giulio. Ci tenevo a visitarla ma la cosa che mi ha frenato un po’ è come si sarebbero comportati i bimbi, magari per la noia avrebbero dato noia a tutti. Fortunatamente, anche se solo in parte, hanno capito di dover stare in silenzio e fare i bravi mentre la guida spiegava. Per un certo momento, Giada si è pure appassionata, soprattutto quando abbiamo iniziato a leggere i nomi dei bambini morti nella tragedia. Questa deve essere una visita per prendere coscenza degli errori fatti e per non dimenticare dove l’avidità umana dove può arrivare…
In camper: parcheggio a fianco della strada, ce ne sono due, uno a pagamento e uno gratuito leggermente più lontano.
Altre infotmazioni: https://famigliabordo.it/visita-alla-diga-del-vajont/
Tappa 8 – Treviso
Finita la nostra gita nelle Dolomiti per bambini, iniziamo la discesa verso la toscana. Per spezzare il viaggio, decidiamo di fermarsi a Treviso. E’ stata una piacevole scoperta! Una città molto viva (abbiamo beccato il giorno di mercato) con dei canali dove pescare, una pescheria in una isoletta collegata da ponti e una fontana dove sgorga acqua dal seno della statua! Peccato per le zanzare assatanate, perché a noi è piaciuta vermanete tanto. Si gira benissimo a piedi, ancora di più se fatta in bici. Abbiamo dedicato poco all’esplorazione della città perché era caldo ( eravamo temperati alle temperature della montagna) e, come già detto, piena di zanzare, ma torneremo!
In camper: Parcheggio Tenni, via Castello d’Amore, su asfalto con carico, scarico e gratuita. Se non trovate posto lì, potete andare al parcheggio adiacente, è per le auto ma i camper sono tollerati.