Il nostro primo weekend post ripartenza è stato ad Anghiari e Città di Castello.
Non è sempre facile ripartire dopo due mesi di stop forzato. Prima su tutto, la difficoltà di organizzare di nuovo il camper per la ripartenza. Sanificazione degli ambienti, sanificazione del serbatoio acque chiare, pulizie, rifacimento letto, disinfestazione dalle formiche (ci mancavano solo quelle) carica le cose primaverili, lascia a casa quelle invernali.
Noi è oramai tre mesi che soffriamo anche per trovare una meta. A gennaio/febbraio il problema era dovuto al fatto che le regioni erano chiuse e non si poteva uscire. Ora, il problema è che possiamo partire tardi il venerdì sera e quindi le nostre ore di viaggio si riducono a due, massimo tre. Abitando in mezzo al nulla, dove solo per raggiungere una superstrada occorre un ora, non ci è molto d’aiuto.
Perciò, la nostra prima uscita post terza ondata è stata fatta nella zona di Anghiari e Città di Castello. Il primo intento era quello di arrivare fino a Gubbio (anche se a me sarebbe piaciuto vederlo nel periodo natalizio) ma il mal tempo ci ha costretto a limitarci a Città di Castello.
Anghiari
Cenni storici
Sorse nel IIV secolo un castello longobardo sulle rovine di una fattoria preesistente di epoca romana e fu, da subito, conteso con i bizzantini. Ci sono due teorie sull’origine del nome. La prima, sembra che derivi dalla forma del suo castello (castrum angolare), la seconda dalla ghiaia su cui è costruito il castello. Molto celebre è la battaglia (il 29 giugno del 1440) tra l’esercito fiorentino, alleato con la Santa Sede, e l’esercito del Duca di Milano. La battaglia di Anghiari, durò solo un giorno e sancì il dominio dei fiorentini sul territorio toscano.
La nostra visita
Molto bello passeggiare tra le sue vie e scoprire, piano piano, tutti gli angoli nascosti del paese. Suggestiva e con un panorama unico è la passeggiata sulle mura inferiori. Da qui, si gode una vista priviliegiata sulla vallata e sulla vicinissima Sansepolcro.
Assolutamente indispensabili, per chi, come noi, viaggia con bambini piccoli, sono i giardini pubblici. Ben curati, ampi, con la fontanella dell’acqua e ben forniti di giochi. La vista da direttamente sul borgo antico.
In Camper
Area Comunale – SP47 – Piazza 2 Agosto. Percheggio misto con auto, con posti dedicati. Ci siamo stati solo il tempo del pranzo e della visita al paese. C’è un bel via vai di veicoli. Gratuita
Città di Castello
A una ventina di minuti da Aghiari si trova Città di Castello, in provincia di Perugia. Ci siamo lasciati alle spalle la Toscana per pochi km e già ci sembra di essere atterrati in un altro mondo. Peccato che arriverà la pioggia a rovinarci il divertimento di scoprire questa bella cittadina.
Cenni Storici
Ma scopriamo un pò la storia di Città di Castello. Il primo insediamento è attribuito agli Umbri, vicino al territorio controllato dagli Etruschi. Poi, a partite dal III secolo a.c. entrò sotto il controllo romano divenedo poi municipio dopo il I secolo a.c. L’antica città romana non sappiamo come fosse, quasi sicuramente si sviluppava nella parte sud, nel quartiere Mattonata, dove sono affiorati alcuni mosaici.
Secondo la tradizione, la città fu distrutta nel VI secolo ad opera dell’ostrogoto Totila e ricostruita dal vescovo Florido, proclamato poi patrono. Inorno al 1100 si organizò come comune ma, fin da subito, fu minacciata dal Sacro Romano Impero, dallo Stato della Chiesa, da Firenze e da Perugia. Dopo varie vicissitudini e cambi di influenze, nel 1502, la città è sotto il dominio di Cesare Borgia, detto il Valentino, e lo mantenne per tutto il pontificato di papa Alessandro VI. Da lì, fino al risorgimento la città sarà sotto lo Stato Pontificio. In seguito, farà parte della Repubblica Cisalpina.
Da Vedere
Ovviamente, il borgo antico in sé è una bellezza da scoprire. Lascia senza fiato anche il Duomo con il suo caratteristico campanile rotondo, dedicato ai Santi Florido e Amanzio. Al suo interno è possibile visitare anche la cripta. In altri momenti è possibile entrare anche nel campanile ma noi abbiamo trovato chiuso. Un’altra cosa bellissima da vedere è la Pinacoteca comunale, in via della Cannoniera, 22/A, un pò nascosta ma ne vale la pena assolutamente. Poi, a pochi km dalla città, siamo andati a visitare il Santuario della Madonna di Belvedere, facilmente raggiungibile anche con un mezzo importante come il camper. Attenzione, però, che iniziano le curve.
In Camper
Non assolutamente intimoriti da alcune recensioni poco carine, siamo andati presso l’Area comunale, Piazzale E. Ferri, a due passi da uno degli ingressi delle antiche mura cittadine. L’area è tranquilla, ampia e gratuita. A due passi si trova il giardinetto per i bambini e il parco che porta al tevere. Il ristorante più vicino è un ristortante di sushi, che noi abbiamo subito ordinato senza pensarci due volte. Ebbene si, in camper si mangia anche giapponese!
Per maggiori informazioni –> https://www.cittadicastelloturismo.it/
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