Oggi vi voglio portare con me nella bellissima Matera, in Basilicata.
Ci siamo stati nel 2019, proprio l’anno in cui era la capitale europea della cultura. Sicuramente, rimarrà un grande riscatto per la città che per tanti anni è stato il simbolo di degrado e povertà.
Ricordiamo in breve la controversa storia della città dei Sassi.
Tracce di insediamento risalgono addirittura al paleolitico. Durante l’età dei metalli, nacque il primo vero insediamento urbano, poi ampliato nei secoli successivi. In tempi più moderni, Matera ha il primato di prima città del Mezzogiorno ad insorgere ai nazisti il 21 settembre 1943. Nello stesso giorno si ricorda la strage nella quale persero la vita 15 persone a causa dei mitragliamenti dei tedeschi in ritirata. Nel 1948 fu sollevata la questione dei Sassi di Matera, prima da Palmiro Togliatti e poi da Alcide de Gasperi ma solo nel 1952 si giunse alla leggere che stabilì lo sgombero dei Sassi e la costruziuone di nuovi quartieri residenziali, nella quali confluirono i 15.000 abitanti dei Sassi. Si deve aspettare il 1986 per una nuova legge nazionale che finanziò il recupero dei vecchi rioni materani, oramai totalmente in degrado. Nel 1993 fu dichiarata “Patrimonio dell’Umanità” e nel 2014 “Capitale europea della cultura 2019”.
I Sassi di Matera
I sassi sono due quartieri di Matera, nello specifico Sasso Caveoso e Sasso Barisano. Insieme al rione Civita, costiruiscono il centro storico di questa città.
Il Sasso Barisano, ubicato lungo la strada che uscendo dalla città proseguiva verso Bari, girato a nord-ovest, contiene portali scolpiti e fregi. Il Sasso Caveoso, che guarda a sud verso Montescaglioso, ricorda la forma della cavea di un teatro, con le abitazioni disposte a gradoni. A dividere le due valli sorge la rupe della Civita, che ospita la Cattedrale romanica. Ai piedi della Civita e al margine superiore dei Sassi giace il Piano, il centro storico post-medievale, oltre il quale si estende la Matera post-sfollamento.
Lo sfollamento dei Sassi ebbe inizio nel 1952. Tale operazione fu resa necessaria dalla non più sostenibile situazione in cui versava la popolazione, afflitta ad esempio da una mortalità infantile quattro volte superiore alla media nazionale. Il romanzo “Cristo si è fermato a Eboli” narrava espressamente le precarie situazioni igieniche in cui versavano i Sassi, dove vivevano circa quindicimila abitanti (la metà dell’intera popolazione cittadina, che ammontava a trentamila abitanti), con la mancanza di fognature che aumentava il rischio di epidemie.
Il Cinema a Matera
Come si capisce dal titolo, Matera va a genio con il cinema. In questa città è stato ambientato “La passione di Cristo” di Mel Gibson, secondo cui la città era perfetta per rappresentare Gerusalemme di quell’epoca.
Altra opera abientata qui è “il Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini. Girato nel 1964, racconta la vita di Gesù come riportata da Matteo.
A Matera trova la naturale collocazione ” Cristo si è fermato a Eboli” di Francesco Rosi, tratto dall’omonimo romanzo di Carlo Levi, girato nel 1979. Questo film parla dell’esperienza dell’autore che scopre, durante il suo esilio ad Aliano, la cultura contadina di questi luoghi. Saranno queste descrizioni che portano all’attenzione il precario modo di vita nei Sassi.
Altro film di più recente realizzazione è “Ben Hur”, di Timur Bekmambetov e girato nel 2016. Quinto adattamento del romanzo del 1880 di Ben-Hur (Ben Hur: A Tale of the Christ), scritto da Lew Wallace (fonte wikipedia).
Anche Wonder Woman, del 2017, della regista Patty Jenkins ha qualche scena girata nei Sassi.
Quando siamo stati a Matera, siamo passati sotto al set del film di James Bond “No Time to Die”. Questo film non è ancora uscito a causa della pandemia. Inizialmente, l’uscita era prevista per l’aprile del 2020 ma, con l’arrivo del covid, è stato tutto rimandato a data da destinarsi. Sono state proposte altre tre date, poi sempre saltate a causa dell’aggravarsi della situazione. Ad oggi, a catologo, l’uscita è prevista per 8 ottobre 2021, quando, si spera, la situazione sarà miglirata.
Matera con i bambini
Per visitare il centro storico, occorre essere equipaggiati come per un trekking. Le salite e le discese non hanno nulla da invidiare a un percorso di montagna. Se i bambini sono grandi e abituati a camminare, sarà sicuramente un gran divertimento visitare questa città. In alternativa, si può noleggiare un ape e farsi scorrazzare belli comodi per la città. Ovviamente, noi abbiamo optato per questa soluzione e devo dirvi che non ce ne siamo pentiti. I bambini si sono divertiti, noi genitori ci siamo rilasati e abbiamo goduto la città senza farsi mancare nulla. Un giorno torneremo a piedi… ma per ora, ape tutta la vita!
In camper
Esistoni molti parcheggi in cui è possibile lasciare il camper in tutta comodità. Molti camperisti, però, segnalano come molto comoda l’ Area Camper Matera, completa di tutti i servizzi, compresa la navetta che porta direttamente ai Sassi oppure punto di partenza di vari percorsi di trekking che portano alla scoperta delle chiese rupestri.
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