Ma quando sono belli i parchi divertimento? Noi ne siamo appassionati e cerchiamo di appassionare anche i bimbi. Per molti sono una scocciatura, costosi, affollati, stancanti. Vero, non sono posti dove si può riposare e, sicuramente, non ti regalano niente. Però, è bellissimo vedere fin dove si può arrivare a creare solo per offrire qualche minuto di divertimento.
Prima di tutto, è bello visitare le varie attrazioni anche se siamo costretti a fare file e stare sotto al sole. Inoltre, è bello vedere come vengono ricreati i vari ambienti. Ci sono delle maestrie straordinarie dietro a quelle scenografie. Per finire, i sorrisi che ci stampa in viso un parco è difficile da trovare in altri posti.
Nel 2019 ci siamo avventurati a Leolandia, spinti dalle continue richieste di Giada ogni volta che passava la pubblicità del parco, l’unico in italia dove si può trovare i PJ Masks e Bing in un unica e comoda tortura. Pensavamo di andare in un parco pensato per un pubblico abbastanza piccolo invece, con sorpresa, abbiamo trovato un ambiente adatto a tutta la famiglia, anche a Filippo che aveva appena imparato a camminare.
Ma cominciamo dal principio.
E’ stata la prima esprienza con Filippo in tenda e, per fortuna, fu un grande successo. Un pò meno per noi genitori che abbiamo incominciato a chiedersi se ce la facevamo a reggere la fatica di allestire tutto e gestire due bambini contemporaneamente. Abbiamo alloggiato al Camping Village Milano, abbastanza comodo e dotato di tutti i servizi base per un buon soggiorno. Per raggiungere Milano, a pochi metri dall’ingresso del campeggio c’è una fermata del bus collegato direttamente con la metro. Dal campeggio al parco ci sono una ventina di minuti di macchina ma, essendo Milano, i minuti possono tranquillamente passare a 60, dipende dal traffico.
Il primo giorno ci siamo dedicati all’arrivo e ad allestire la piazzola. Durante l’allestimento, abbiamo notato che ci eravamo scordati completamente la parte luci della tenda, avamo solo la corrente (almeno quella). Quindi, ci siamo dovuti avventurare in uno dei mille supermercati di Milano per rimediare al problema. Dopo cena, siamo rientrati, completato l’allestimento con le luci e ci siamo finalmente coricati.
Il secondo giorno avevamo i biglietti a data fissa per andare a Leolandia. Con la nostra fortuna, il tempo non era bello ma non potevamo rinunciare all’ingresso. Quindi abbiamo preso e siamo andati, fatto l’ingresso e preso poco dopo un bell’acquazzone. Per fortuna, lo spettacolo di Masha e Orso viene fatto all’interno di un teatro coperto, almeno ci siamo risparmiati un po di acqua. Dopo aver raggiunto un Infopoint, ci siamo fatti convalidare il biglietto per poter fare un ulteriore ingresso in uno dei giorni verdi del calendario del parco (i giorni dove non ci sono eventi particolari e solitamente nei giorni feriali) poi, raggiunta l’uscita, siamo passati dalla biglietteria per poter avere l’ingresso per il giorno successivo, visto che, come da regolamento del parco, in caso di pioggia prolungata, dopo un ora si può richiedere l’ingresso. Cosi, bagnati e con altri cento ingressi a Leolandia, siamo andati via, a visitare la stupenda Milano
Il terzo giorno siamo tornati a Leolandia, questa volta accompagnati da un tempo bellissimo e, finalmente, ci siamo divertiti. Come già accennato prima, pensavamo di andate un parco per bambini piccoli, quindi con tante attrazioni adatti a loro. Invece, il parco prende tutta la famiglia. Innanzitutto, gli spettacoli con i personaggi della TV sicuramente attrae i bambini di tutte le età. Poi, è molto curato il parco nella parte scenografica, entrare nella zona di Masha e Orso, sembra davvero di essere nel set del cartone animato. Molto carine sono le piscinette e le fontane che sono sparse per tutto il parco per far giocare e rinfrescare i bambini. Molto pulito, è bello grande e vale il prezzo del biglietto. E’ stata sicuramente una bellissima scoperta.
Il quarto giorno, smontiamo tutto, rimontiamo in macchina e, invece di tornare a casa, andiamo a Acquaworld a Concorezzo (MB) per fare un tuffo. Il programma iniziale prevedeva che questa era la tappa del terzo giorno e il quarto dovevamo solo prendere tutto e tornare a casa. Invece, presi da un moto di pazzia, decidiamo di andarci comunque.
Che dire? sicuramente è grande e carino ma sembra più grande dal sito di quello che realmente è. Sicuramente, il divertimento, gli scivoli, i giochi non mancano. La piscina più ampia è nella parte coperta del parco ed una di quelle con le onde. La cosa non mi fa impazzire ma ai bimbi è piaciuta molto. Molto carine sono anche le piscine e gli scivoli che si trovano all’esterno della struttura principale, peccato non avere avuto modo di fare ulteriori foto o video.
Verso le 14 ci decidiamo di rimmersi in marcia e tornare a casa, giusto in tempo per poter viaggiare tranquillamente due ore in pace mentre i bimbi fanno il pisolino pomeridiano.
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