Finalmente siamo riusciti a fare un uscita con il camper. Erano due mesi che aspettavamo questo momento, alla fine ci siamo decisi e siamo partiti verso la Val d‘Orcia.
La Val D’Orcia è un’ampia valle della provincia di Siena (Toscana) ai piedi del monte Amiata e molto vicina al confine con l’Umbria, ed è molto conosciuta per il suo tipico paesaggio fatto da dolci colline e dai bellissimi borghi medievali. Tra i più importanti, Montalcino, Castiglione d’Orcia, San Quirico d’Orcia, Pienza e Radicofani. Località minori da visitare, Bagno Vignoni, Rocca d’Orcia, Montichiello, Bagni di San Filippo.
Perché parlo della Val’Orcia a metà? Purtroppo non siamo riusciti a stare tutti i giorni fuori e ci sono mancate buona parte delle tappe previste per il viaggio. Partenza da Sasso Pisano alle 16, arrivo alla prima tappa, Montalcino, alle 17 e 30. Visita in notturna del borgo (merita veramente, peccato per il freddo) Poi, via, a cercare l’area sosta camper per mangiare e dormire. Abbiamo scoperto che è molto fuori mano e assolutamente non comoda per visitare il paese. Ad ogni modo, è tranquilla e ci si dorme bene.
Il mattino dopo, di buon ora, ci siamo alzati e, dopo le normali operazioni mattutine, come fare colazione e lavarsi, siamo partiti alla volta di San Quirico d’Orcia. Li abbiamo scoperto che l’area sosta camper è molto comoda per girare nel centro storico e per tutti i servizi. Attigua alla area c’è anche un bellissimo parco con passeggiata, giochi per bambini, area per i cani e tavoli per pic nic. Di San Quirico che dire? E’ bellissimo. Purtroppo il giardino “Horti Leonini” era chiuso con nessuno avviso. Almeno il giardino delle Rose era normalmente aperto. Dopo aver fatto spesa, prima nel forno in centro (buonissimo, consigliato per le specialità locali) poi alla coop, siamo andati a fare pranzo. Intorno alle 15 e 30 ci siamo spostati verso Bagno Vignoni ma siamo andati via subito perché non abbiamo trovato modo di parcheggiare il camper. Ad ogni parcheggio, gratis o a pagamento, c’è il divieto ai camper. Peccato perché noi camperisti dovremo avere tutte le possibilità degli altri di visitare i posti. Ad ogni modo, abbiamo girato e ci siamo diretti verso Castiglione d’Orcia. All’arrivo la amara scoperta. A Filippo è salita la febbre a 38, impossibile continuare per non peggiorare la situazione. Cosi, con un po’ di tristezza, siamo tornati indietro verso casa.
San Quirico d’Orcia
La speranza è quella di poter continuare il giro in momenti più felici.