Parigi e Disneyland in camper

Parigi e Disneyland in camper

Parigi e Disneyland in camper è stato il nostro primo viaggio di gruppo a cui abbiamo partecipato come un normale equipaggio, per una volta é stato bello non doversi preoccupare di orari, biglietti o appuntamenti. Anche se può sembrare ironico o strano, visto il lavoro che faccio, ma una volta dovevo fare l’esperienza dall’altra parte, sia per riposarsi e godere del viaggio, sia per capire dove c’è la possibilità di miglioramento.

Indice

Prima tappa del tour: Ritrovo e Disneyland Paris

Il gruppo si è ritrovato nei pressi di Auxerre, in bel campeggio comunale a una ora dalla nostra prima meta del viaggio: Disneyland Paris. Dopo aver fatto la conoscenza di tutti e dopo un bel aperitivo di benvenuto, ci siamo riposati dal viaggio. Il campeggio è molto carino e accogliente, con prezzi ottimi. Unico difetto, lo scarico delle grigie messo in una posizione non molto felice ma comunque usufruibile.

Il mattino seguente partiamo di buon ora e, come prima destinazione, impostiamo Disneyland Paris. Arriviamo intorno alle ore 11:00, ci piazziamo nella zona camper e ci dirigiamo spediti all’ingresso del parco, super emozionati di essere finalmente lì. Per leggere in maniera più approfondita la nostra esperienza a Disneyland Paris, leggi il nostro articolo cliccando QUI .

Inutile dire che sono stati due giorni estremamente stancanti ma anche super emozionanti. Era dal lontano 1992 che sognavo di mettere piede a Disneyland Paris, quando, nelle VHS dei cartoni animati, furono inserite le prime immagini di questo incredibile parco.

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Seconda Tappa: la Reggia di Versailles

Dopo due giorni al parco Disneyland, partiamo molto presto in direzione di Versailles. La partenza è stata fatta così presto per evitare traffico e per riuscire a trovare parcheggio agilmente per i nostri camper. L’ingresso del gruppo era previsto per le 11:00 ma, visto il grosso flusso di persone, avevano già un forte ritardo. Per fortuna non abbiamo dovuto aspettare troppo.

La visita non aveva la guida ma ognuno, con la app sul proprio telefono, poteva seguire il giro interno della reggia in completa autonomia e con i propri tempi. Visto il grosso affollamento, purtroppo non ci siamo potuti godere appieno la bellezza di questo palazzo. Addirittura anche la famosa Sala degli Specchi è stata quasi impossibile da vedere. Questo, ovviamente, è colpa di chi gestisce questa struttura che non limita il flusso di turisti ma anzi, lo favorisce e con i ritardi li ammassa tutti in poco tempo dentro.

Quando siamo riusciti ad uscire, ci siamo goduti la giornata la bella giornata e il pranzo nei giardini. Dopo una bella passeggiata, siamo tornati verso il camper per riposarci ed essere pronti a raggiungere la meta successiva del viaggio, ovvero Parigi.

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Terza tappa: Parigi

Dopo la visita a Versailles, ci siamo recati al campeggio di Parigi. Abbiamo soggiornato al Camping De Paris, a circa 6 km dal centro di Parigi. Anche se non è proprio ben collegato alla città (per arrivare alla vicina fermata della metro occorre prendere una loro navetta) è comunque un ottimo punto di partenza dove lasciare i camper.

L’attività che avevamo in programma per questi due giorni era la visita al museo Rodin, ottimo per far passare un ora divertente ai bambini e molto bello per gli adulti. Poi, la maggior parte del gruppo ha scelto di fare la crociera sulla senna dopo la visita al museo. Così ci siamo trovati praticamente tutti a bordo del battello per visitare Parigi da un punto di vista diverso.

Per sapere di più su che cosa abbiamo visto a Parigi, come ci siamo mossi e come sopravvivere a bambini annoiati, leggi il nostro articolo dedicato QUI .

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Saluti e viaggio di ritorno

Mentre alcuni equipaggi decidono di iniziare il rientro già dal pomeriggio dell’ultimo giorno a Parigi, gran parte del gruppo ha fatto parte del viaggio insieme fino a Colmar, bellissima cittadina in Alsazia. Al nostro ritorno, funestato da lunghe code in svizzera, ci siamo fermati nei pressi di Parma per dormire e affrontare l’ultima parte della strada per arrivare a casa.

Che strada abbiamo fatto

Avendo un camper più alto di 3 metri (il nostro è alto 3,20 per la precisione) abbiamo deciso di evitare il traforo del monte bianco. Mentre il gruppo principale passava dal Gottardo in Svizzera, noi abbiamo deciso di affrontare il San Bernardo (il passo del Frejus era sempre chiuso) alla modica cifra di 49 euro (molto meglio rispetto ai 180 dei traforo del Monte Bianco). Al ritorno, invece, avendo tempi più tranquilli e non avendo la necessità di essere a casa in poco tempo, abbiamo optato anche noi per passare dal Gottardo (tanto la vignetta svizzera l’avevamo già fatta, per cui non c’era problemi di costi aggiuntivi). Considerate che scegliendo questa strada abbiamo allungato il rientro di quasi mezza giornata ma a noi andava bene comunque.

Le nostre conclusioni

Come tipo di viaggio, è una formula che ci piace molto tanto che facciamo noi stessi da accompagnatori ad alcuni viaggi proposti da Camperdiem. Questo viaggio in particolare, dove eravamo tutte famiglie con tanti bambini, ci ha confermato quanto è bello viaggiare in compagnia quando i nostri figli hanno tanti altri bambini con cui giocare. Non esiste il termine noia!

A quando il prossimo viaggio…

Se ti è piaciuto il nostro racconto e la nostra esperienza come equipaggio di un viaggio organizzato, vi ricordo che CAMPERDIEM ha un sacco di viaggi pronti a partire, con tante famiglie e bambini al seguito! Puoi trovare altre informazioni anche nella nostra pagina dedicata ai viaggi di gruppo .

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