Weekend nelle Fiabe

Weekend nelle Fiabe

Con il termine Tuscia, oggigiorno, si intende il territorio del viterbese e, più in generale, l’alto Lazio. Tra i più famosi borghi della Tuscia troviamo Bagnoregio (ve ne parliamo QUI), la zona del lago di Bolsena (ne parliamo QUI e QUA) e la zona di Viterbo, quella che poi siamo andati a visitare in questi due giorni.

Tappa 1 – Sant’Angelo, il Paese delle Fiabe

Prima tappa del weekend è Sant’Angelo di Roccalvecce. La storia di questo piccolo paese in provincia di Viterbo è comune a tanti paesi dello stivale. La popolazione invecchia, il lavoro scarseggia e i giovani partono. Era, forse, destinato a fare la fine del vicino Celleno, il paese fantasma (non lo abbiamo visitato, ce lo siamo riservato per il futuro). Nel 2017, l’associazione culturale del paese ACAS, promuove una iniziativa di rilancio molto originale: fare le facciate bianche e chiamare artisti a dipingere opere ispirate alle fiabe. Inizialmente dovevano essere poche opere, poi divenute 50 tra murale e mattonelle in gress. Noi siamo andati nel negozio di souvenir e li c’è stata consegnata la mappa che segnala le opere. Ovviamente, inutile stare qui a raccontarlo, con Filippo non è facile neanche coinvolgerlo nella caccia alle fiabe. Quindi, non tutte le favole siamo riusciti a trovarle, l’importante per lui era andare al parco giochi. La gente che si aggirava tra le strade di questo paesino era davvero tanta, direi che l’iniziativa ha avuti veramente tanto successo. Con ricerche successive alla nostra visita, ho scoperto che nonostante la pandemia, sono nati un ristorante e un forno. Speriamo che cresca ancora di più e sia la prova definitiva che esiste il modo di vincere lo svuotamento dei piccoli borghi!

In Camper:

Non c’è un area sosta, a malapena c’è un parcheggio. Noi abbiamo lasciato il camper all’incrocio della strada, vicino ad una fontana, lungo la strada che da Viterbo porta al paese.

Tappa 2 – Vitorchiano

Finita la visita, eccoci di nuovo in marcia, questa volta verso Vitorchiano. Decidiamo di lasciare Celleno, il paese fantasma, per il futuro perché i bambini erano stanchi per la recente passeggiata. Quindi, affrontiamo il viaggio di mezz’ora e arriviamo in questo bellissimo paese costruito a strapiombo su una rupe di roccia magmatica, sembra quasi sospeso. Lasciato il camper nell’area sosta, ci mettiamo a studiare la cartina lì presente per vedere dove si trova il Moai, il nostro principale obbiettivo. Per fortuna abbiamo cercato nella cartina, così abbiamo potuto vedere che si trova proprio all’area sosta. Al momento del nostro arrivo eravamo così presi nel parcheggio e nella sistemazione di Zefiro da non accorgersi che torreggiava su di noi come un guardiano silenzioso. Fatto foto e video all’unico Moai al mondo al di fuori dell’isola di Pasqua, siamo andati a fare una passeggiata nel bellissimo borgo. Vitorchiano ha uno dei borghi meglio conservati del viterbese. La sua struttura è rimasta quasi invariata dal medioevo. Le sue origini sono Etrusche e poi divenuto avamposto romano ed, infine, longobardo. Passeggiare per le sue vie ti riporta indietro nel tempo da quanto è rimasto intatto nella sua forma originaria. Da sempre fedele a Roma, perfino nel suo stemma si trova la scritta SPQR per onorare questa fedeltà con il permesso del Campidoglio stesso.

In Camper:

Area Comunale Piazzale Padre Ettore Salimbeni (Strada Teverina 23) Vitorchiano. Su asfalto, 8 euro con tutti i servizi inclusi. Posta in un bel punto panoramico, ha il difetto di avere la colonnina della elettricità un pò’ lontana dal posto camper.

Tappa 3 – Tuscania

La mattina seguente lasciamo Virtochiano e ci dirigiamo a Tuscania. Ci aveva già colpito quando ci siamo passati il giorno precedente ed infatti le aspettative non sono state affatto deluse. Lasciato Zefiro all’area sosta gratuita, con una breve passeggiata siamo entrati nella parte vecchia del borgo, sempre contenuta nelle sue mura originali. Ci siamo diretti subito nella zona alta, la parte del Belevedere, godendoci dei bellissimi panorami sia sulla vallata circostante che sul borgo. Con una breve passeggiata, ci siamo diretti verso il palazzo comunale e poi la Basilica di San Pietro, distante qualche metro dal centro storico. Visitata la bellissima chiesa del XIII secolo, siamo tornati nel borgo e ci siamo diretti verso il parco Torre di Lavello, uno spazio verde dove passeggiare in mezzo alla storia. E’ stato davvero un bel momento di relax. Ci sarebbe stato tanto altro da vedere, primo su tutti il museo archeologico. La prossima volta, ci torneremo con più calma e ce la goderemo anche di più.

In camper:

Area Largo Quercette, in via Nazario Sauro, Tuscania. Gratuita, su asfalto, senza servizi. Abbastanza comoda per la visita del paese.

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