Sulle tracce de ” Il Ciclone”

Sulle tracce de ” Il Ciclone”

Un weekend alternativo e divertente che si snoda sulle tracce de “il Ciclone“. Non sapete di che film si tratta?

Il Ciclone è l’opera di maggior successo di Leonardi Pieraccioni. Girato nell’estate del 1996, fece incassi da record nella stagione cinematografica 1996/1997.

Il film è stato tutto girato in provincia di Arezzo e più nello specifico, nella valle del Casentino. Il casolare si trova nella campagna nei pressi di Laterina mentre le scene in paese sono state girate tra i borghi di Poppi e Stia. Unica tappa mancante in questo tour è proprio il casolare perchè è una proprietà privata.

Indice

Poppi e il Ciclone

Prima tappa del tour dedicato al film, si ferma proprio a Poppi. Il borgo è inserito nell’elenco di Borghi più belli di Italia e non è difficile capirne il motivo. Girare per le sue vie, sembra di fare un tuffo nel passato. Le scene girate qui sono ben poche ma molto riconoscibili. In più, sono sempre presenti e riconoscibili la Farmacia e il negozio di Nello, dove avviene la famosa scena “che ce l’hai il gratta e vinci te?”

Una tappa obbligata, che toglierà sicuramente il fiato è il Castello dei conti Guidi. Posto alla sommità del paese, in una posizione molto panoramica (strategica per un castello) è il simbolo dell’intero Casentino. Costruito tra il XII e il XIV secolo dalla famiglia nobile dei Guidi, è giunto fino a noi in perfetto stato di conservazione. Accanto all’ingresso, il mezzo busto di Dante ricorda il forte legame tra i signori del castello e il sommo poeta che qui fu ospitato per oltre un anno durante il suo esilio da Firenze. La piazzetta antistante il castello è abbellita da varie statue di arte contemporanea. Anche se non compare nel film, una visita la merita.

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Castello dei Conti Guidi

Comoda l’area sosta camper per una veloce visita, è posta direttamente ai piedi del borgo. Poco comoda per una sosta notturna in quanto molto in pendenza tanto che neanche con i normali cunei siamo riusciti a livellare il nostro Zefiro.

Stia

A pochi chilometri da Poppi, sorge il paese di Stia. E’ sua la piazza più volte presente nel film, dove il protagonista passeggia per andare a lavoro o si ferma al bar (realmente presente). È girata qui la scena con il babbo e lo zio di Pieraccioni “Levante, come la si chiama la Zanicchi? IVA, la si chiama, IVA”. La grossa differenza con il film è la presenza delle macchine. Credo che sia l’ultima piazza toscana ancora ingombra dalle auto. Ci ha fatto tornare bambini. Oltre alla piazza, bellissima da vedere è il lanificio di Stia con il relativo museo (in questo periodo chiuso ma rimedieremo al più presto) e ci riferiscono che è molto interessante anche il Museo dello Sci (anche esso chiuso).

Tornare sarà obbligatorio anche per percorrere con le bici la ciclovia che inizia nei pressi dei campi da tennis e che costeggia il fiume. Abbiamo scommesso che in primavera sarà incantevole.

Per dormire, molto silenziosa è l’area sosta comunale, totalmente gratuita con allaccio alla corrente e carico e scarico. Purtroppo la strada è un pò stretta e forse con camper più ingombranti non è molto semplice girarci. Inoltre, è tutta su ghiaia che nei giorni normali non crea problemi ma nei giorni di pioggia di crea un pò di fango. In alternativa, nel vicinissimo paese di Pratovecchio c’è un altra area sosta camper comunale gratuita, con corrente carico e scarico, tutta su asfalto e molto vicina ad una area giochi per bambini.

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